lunedì 20 luglio 2020

Viaggio in Egitto primavera 2021

Crociera di lusso in

Egitto

con

Alfredo Luvino

Dal  12 marzo  

al

  19 marzo   

2021

 

 Crociera di lusso in Egitto

12 marzo 19 marzo 2021 

 


Forse non sai, Asclepio, che l’Egitto è

l’immagine, qui, sulla terra, di tutto

l’ordinamento celeste

 

 

 


Il Cairo ti accoglie con il suo traffico caotico sin dalle prime luci dell’alba. Dall’alto appare come una striscia scura nel deserto giallastro, poi scendendo vedi stagliarsi all’orizzonte gli inconfondibili profili delle piramidi. Quindi la metropoli: edifici fitti e strade strette, i grattacieli del centro e le grandi arterie che serpeggiano nella città proprio come il Nilo che l’attraversa. Estesa come la metà di New York, ma con il doppio di abitanti, la capitale dell’Egitto “è l’Egitto”: lì risiede gran parte degli egiziani fuggiti dal deserto verso la costa mediterranea in cerca di lavoro e di benessere. E lì è tangibile, più che altrove nel Paese, la convivenza tra l’antico, la tradizione e la modernità. Una modernità fatta soprattutto di contrasti tra la povertà estrema e “primitiva” dei sobborghi, che attraversi tra stradine polverose e case fatiscenti, e un centro con grattacieli e mega centri commerciali. Le meraviglie del Cairo fanno comunque parte di un patrimonio visivo e culturale che noi occidentali abbiamo imparato a conoscere sin dalle scuole elementari. Le vere sorprese che riserva l’Egitto sono altrove, qualche centinaio di chilometri più a Sud, a Luxor, l’antica Tebe, che fu Capitale dell’Egitto e che oggi è una cittadina di 400mila abitanti estesa principalmente sulla sponda orientale del Nilo.

Il sole al tramonto vi indicherà la sponda del Nilo dove recarvi per visitare la città dei morti, ovvero la Valle dei Re. Quest’area desertica fu utilizzata per 500 anni, dal 1600 a.C. al 1100 a.C. circa, per la sepoltura dei faraoni. Oggetto di attenzioni sin dall’epoca Greco-Romana, fu solo all’inizio del XX secolo che quest’area destò l’interesse degli archeologi che intuirono tesori celati sotto le rocce. Personaggi come Howard Carter Theodore Davis, a metà tra gli studiosi e gli avventurieri, trascorsero decenni a scavare e oggi sono 63 le tombe portate alla luce. Qui nel 1922 Carter fece la scoperta del secolo, la tomba del faraone Tutankamon, una delle poche trovate praticamente intatte. Supererete cunicolifalse stanze funerarieantichi trabocchetti, ma alla fine arriverete nella stanza funeraria, quella dove era custodito il sarcofago e il “tesoro”, ciò che apparteneva al Re e si riteneva poteva essergli utile nel regno dei morti. Non lasciate Luxor senza visitare, sempre sulla sponda occidentale del Nilo presso Deir el Bahari, il tempio della regina Hatshepsut. Addossato a una montagna e ricavato in parte all’interno di essa, il tempio è maestoso e ospita dipinti murali conservati molto bene nonostante i suoi 3.500 anni. Sulla via di Assuan, i templi tolemaici a Kom Ombo e a Edfu sono le tappe più interessanti prima di Philae, il tempio su un’isola proprio a ridosso della grande diga, un’opera immensa che ha cambiato il destino di milioni di egiziani. Da non perdere per la sua maestosità è Abu Simbel che si trova a 280 km da Assuan e si raggiunge in autobus gran turismo. Ospita il grande tempio di Ramesse II, con quattro statue del faraone alte più di 20 metri che emergono dalla montagna. Non si può dire di essere stati in Egitto se non si è navigato il Nilo. Tutto si svolge lungo il suo corso in un binomio imprescindibile di vita e acqua con una crociera di lusso: lungo le rive ogni cosa è verde e ovunque sono alberi, abitazioni, uccelli e animali, ma basta guardare poco più in là per vedere strade polverose, rocce o deserto. Una crociera sul Nilo è di sicuro il modo migliore per visitare quella terra. Perché, scriveva Cesare Brandi, l’Egitto non è un paese, è un fiume.

 

Primo giorno- Venerdì

12 marzo

Milano Cairo

Arrivo al Cairo, sistemazione presso lo splendido hotel Cleopatra in piazza Tahrir

(hotel 4 stelle, centrale, di fronte al Museo egizio)

 

Secondo giorno- Sabato

 13 marzo

Cairo

      Museo egizio del Cairo Visitabile ancora per poco tempo, poi aprirà il GEM (Great Egyptian Museum), il museo, fondato nel 1856 da Mariette ospita la più grande collezione egizia del mondo.

     Moschea di Mohammed Ali (la Cittadella) E’ situata nella Cittadella del Cairo e fu fatta costruire da Mohammed Ali Pasha fra il 1830 ed il 1848 in memoria di Tusun Pasha, il figlio maggiore morto nel 1816. Situata sulla sommità della Cittadella stessa, l'edificio ottomano è il più grande ad essere stato costruito nella prima metà del XIX secolo e, grazie alla silhouette a doppio minareto, è il luogo che, avvicinandosi alla città, risulta visibile con maggiore facilità.

    Cairo islamica e Khan el Khalili, il famoso suk, dove si potrà gustare un caffè nel bar El Fishawi un tempo frequentato dallo scrittore, premio Nobel per la letteratura, Nagib Mahfuz

 

Terzo giorno - Domenica

14 marzo

 Cairo

      Dhashur, il sito a circa quindici chilometri a sud del Cairo, è famoso per le piramidi conosciute come Romboidale e Ottusa fatte elevare dal sovrano Snefru, forse padre di Cheope e progettate dall’architetto Nofermaat.

       Saqqara, piramide a gradoni di Zoser, mastabe dell’Antico Regno, piramide di Teti con, all’interno, i Testi delle Piramidi, i primi scritti in caratteri geroglifici

       Giza, visita alle piramidi di Cheope, Chefren, Micerino e alla barca solare, quest’ultima facoltativa.

 

Quarto giorno- Lunedì

15 marzo

Luxor

Volo aereo Cairo Luxor

(pernottamento in motonave Nile Dolphin)

(sponda occidentale)

       Valle dei Re,   La Valle delle tombe dei re: basta il nome a evocare uno scenario romantico, e fra tutte le meraviglie d'Egitto non una, io credo, è capace di stimolare maggiormente la fantasia” (Howard Carter).

La cosiddetta Valle dei Re è situata nei pressi dell'antica Tebe sulla sponda Occidentale e il cui accesso è a meno di 3 km dalla riva. Per circa 500 anni, a partire dalla XVIII fino alla XX dinastia, fu scelta quale sede delle sepolture dei sovrani del Nuovo Regno. La valle, il cui nome originale, in lingua egizia, era Ta set maat (la Sede della Verità), era anche indicata come ta-int, semplicemente "la Valle". È oggi anche conosciuta, come wādī Bībān al-Mulūk, ovvero "la Valle delle porte dei re".

      Valle dell’Ovest, tomba di Aj, successore di Tutankhamon

      Valle delle Regine, è il luogo dove sono state sepolte le madri, le consorti e i figli dei sovrani dalla XVIII alla XX dinastia. In passato era nota come Ta-Set-Neferu  (la sede della bellezza). Fra le altre, la tomba della regina Nefertari, consorte di Ramesse II, detta anche la Cappella Sistina dell’antichità.

      Tempio di Hatshepsut, noto anche come Djeser-Djeseru è situato sa Deir el Bahari, sulla riva occidentale del Nilo, vicino alla Valle dei Re. Si trova vicino al tempio di Montuhoteped ed è considerato uno degli "incomparabili monumenti dell'antico Egitto (solo dall’esterno).

     Colossi di Memnoneerano addossati al pilone del grande tempio di Amenhotep III, oggi scomparso.  

 

Quinto giorno- Martedì

16 marzo

Luxor

 

Tempio di Karnak, si trova sulla riva destra (Est) del Nilo e la sua costruzione procede di pari passo con la storia egiziana antica; esso è, infatti, un sovrapporsi di strutture successive tanto che è oggi quasi impossibile individuare il nucleo originale. Dalla XII alla XXX Dinastia, in un arco di oltre 1600 anni, ogni Re o Faraone ha lasciato la propria traccia apportando modifiche, talvolta sfruttando le preesistenti costruzioni come cave di materiale.

       Tempio di Luxor, è un grande complesso templare sulla riva orientale del Nilo nella città di Luxor (antica Tebe). Noto come ipet resut, il tempio era dedicato ad Amon; durante il Nuovo Regno fu il centro della festa annuale Opet, nella quale una statua di Amon era trasferita lungo il Nilo dal vicino Tempio di Karnak noto anche come Ipet-sut.

 

Partenza da Luxor e navigazione verso Esna

 

Sesto giorno- Mercoledì

17 marzo

Assuan

Navigazione e arrivo ad Assuan

        Edfu, il tempio, risalente all'Antico Regno, fu restaurato durante il Nuovo Regno nella XVIII dinastia da Thutmosi III ed inglobato successivamente nella nuova ricostruzione durante il periodo tolemaico, le cui antiche vestigia sono tuttora visibili. Risulta essere l'archetipo del tempio egizio con struttura "a cannocchiale" con una teoria di sale sempre più piccole e sempre più buie fino al sacrario del naos completamente avvolto nell'oscurità.

       Kom Ombo, il tempio venne costruito durante il periodo tolemaico nell’omonima cittadina. Sorge sul promontorio di Kom Ombo (la collina di Ombo) che domina l'ansa del Nilo, sul sito di un precedente luogo di culto. Il suo nome era Pa-Sobek , il luogo di Sobek

      Assuan


Settimo giorno- Giovedì

18 marzo

Abu Simbel

 (sveglia ore 4 con convoglio, facoltativo)

      Abu Simbel, il complesso archeologico è composto principalmente da due enormi templi in roccia, detti rupestri, ricavati dal fianco della montagna dal sovrano Ramesse II eretti in parte per commemorare la vittoria nella Battaglia di Qadesh e per la consorte reale Nefertari. Il sito archeologico fu scoperto il 22 marzo 1813 dallo svizzero Johann Burckhardt ma quasi completamente ricoperto di sabbia e fu violato per la prima volta il 1º agosto 1817  dall'archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni.  Nel 1979 è stato riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Pomeriggio

      Tempio di Philae, sorgeva sull'omonima isola del Nilo, poi fu smontato e trasferito sulla vicina isola di Agilkia nel 1977. Il Tempio di Iside rappresentava il principale centro del culto isiaco. Nel 1979 il tempio di File è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Diga di Assuan, fu voluta dall'allora leader Gamal Abdel Nasser per far fronte alla difficile situazione che vedeva l'Egitto fra i paesi più aridi al mondo: la costruzione dell'imponente progetto avrebbe reso coltivabili, inondandoli, 10'000 chilometri quadrati di deserto, aumentando di un terzo il terreno coltivabile del Paese.

 

Ottavo giorno - Venerdì

19 marzo 

 Assuan- Italia

 

   

Vista dall’hotel Cleopatra al Cairo sul Museo Egizio e Piazza Tahrir

   

  

Nave da crociera sul Nilo

 



Hamed Desouky, sarà la nostra guida. Vive a Il Cairo, laureato in italianistica presso l’Università Al Alsun nel capoluogo egiziano, ottimo conoscitore dell’antica cultura egiziana e dell’Egitto moderno, sempre disponibile e buon organizzatore, parla perfettamente italiano ed ha accompagnato, in anni di attività, molti viaggi di studio e turistici in Egitto.





Viaggio in Egitto date da definire

Viaggio in

Egitto

con

Alfredo Luvino

 

Forse non sai, Asclepio, che l’Egitto è

l’immagine, qui, nel profondo,  di tutto

l’ordinamento celeste

 




Luxor, l’antica Tebe, che fu Capitale dell’Egitto, è oggi è una cittadina di 400 mila abitanti estesa principalmente sulla sponda orientale del Nilo. Il sole al tramonto vi indicherà la sponda del Nilo dove recarvi per visitare la città dei morti, ovvero la Valle dei Re. Quest’area desertica fu utilizzata per 500 anni, dal 1600 a.C. al 1100 a.C. circa, per la sepoltura dei faraoni. Oggetto di attenzioni sin dall’epoca Greco-Romana, fu solo all’inizio del XX secolo che quest’area destò l’interesse degli archeologi che intuirono i tesori celati sotto le rocce. Personaggi come Howard Carter e Theodore Davis, a metà tra gli studiosi e gli avventurieri, trascorsero decenni a scavare e oggi sono 63 le tombe portate alla luce. Qui nel 1922 Carter fece la scoperta del secolo, la tomba del faraone Tutankhamon, una delle poche trovate praticamente intatte. Supererete cunicoli, false stanze funerarie, antichi trabocchetti, ma alla fine arriverete nella stanza funeraria, quella dove era custodito il sarcofago e il “tesoro”, ciò che apparteneva al Re e si riteneva poteva essergli utile nel regno dei morti. Non lasciate Luxor senza visitare, sempre sulla sponda occidentale del Nilo presso Deir el Bahari, il tempio della regina Hatshepsut. Addossato a una montagna e ricavato in parte all’interno di essa, il tempio è maestoso e ospita dipinti murali conservati molto bene nonostante i suoi 3.500 anni. Sulla via di Assuan, El Kab, il tempio di Edfu e quello di Kom Ombo sono le tappe più interessanti prima di Philae, il tempio su un’isola proprio a ridosso della grande diga, un’opera immensa che ha cambiato il destino di milioni di egiziani. Abu Simbel che si trova a 280 km da Assuan e si raggiunge in minibus, ospita il grande tempio di Ramesse II, con quattro statue del faraone alte più di 20 metri che emergono dalla montagna.

Alla sera, quando ci sarà il tempo, si terranno alcuni incontri sulla storia, l’arte, la società e la scrittura degli antichi egizi e una chiacchierata sulla cultura islamica. Sarà possibile partecipare, per chi vorrà, ad una presentazione di alcuni libri presso l’Università di Luxor.

In Egitto, comunque, tutto si svolge lungo il corso del Nilo in un binomio imprescindibile di vita e acqua: lungo le rive ogni cosa è verde e ovunque sono alberi, abitazioni, uccelli e animali, ma basta guardare poco più in là per vedere strade polverose, rocce o deserto.. Scriveva, infatti, Cesare Brandi

l’Egitto non è un paese, è un fiume.


Programma

primo giorno

 Milano (Roma) - Luxor 

secondo giorno

 Luxor

              


Valle dei Re

La cosiddetta Valle dei Re è situata nei pressi dell'antica Tebe sulla sponda          Occidentale e il cui accesso è a meno di 3 km dalla riva, per circa 500 anni, a partire dalla XVIII fino alla XX dinastia, fu scelta quale sede delle sepolture dei sovrani del Nuovo Regno. La valle, il cui nome originale, in lingua egizia, era Ta set maat (la Sede della Verità), era anche indicata come ta-int, semplicemente "la Valle". È oggi anche conosciuta, in arabo, come wādī Bībān al-Mulūk, ovvero "la Valle delle porte dei re".

 

Valle dell’Ovest con tomba di Ay

Ubicata nella Valle Occidentale è anche nota come WV23 o anche, secondo una denominazione locale, Bab el-Gurud ovvero Tomba delle scimmie per le decorazioni raffiguranti babbuini  che ne ornano una delle pareti. Scoperta e scavata da Giovanni Battista Belzoni nel 1816, venne sottoposta a rilievi epigrafici nel 1824 da parte di Lepsius. Nel 1908, Carter la sottopose a scavi sistematici rimuovendo  i numerosi frammenti del sarcofago di granito rosso che, ricostruito, venne esposto al Museo Egizio del Cairo. Solo recentemente, il Supreme Council of Antiquities egiziano ha reinstallato il sarcofago nella tomba. Nella Valle dell’Ovest, venne girato il film  Alla 39 eclisse con Charlton Eston, e il film Il Faraone di Jerzy Kawalerowicz. Parti del primo dei due films furono girate anche nell’hotel Sheikh Ali, oggi Marsam, dove andremo a cena   

Tempio di Sethi I

Il tempio sembra essere stato costruito verso la fine del regno di Seti, e potrebbe essere stato completato dal figlio Ramses II dopo la sua morte. Una delle camere conteneva un santuario dedicato al padre di Seti, Ramesse I,  che regnò per meno di due anni e non ebbe il tempo di costruirsi un proprio tempio funerario.

Tempio di Hatshepsut

 

Noto anche come Djeser-Djeseru è situato sa Deir el Bahari, sulla riva occidentale del Nilo, vicino alla Valle dei Re. Si trova vicino al tempio di Montuhoteped ed è considerato uno degli "incomparabili monumenti dell'antico Egitto.

 

Tomba di Pabasa

Costituisce una delle sepolture più grandi dell'area delle Tombe dei Nobili; si sviluppa planimetricamente partendo da una lunga scala che immette in un vestibolo; da questo si accede ad una corte colonnata e, attraverso un altro corridoio, ad una sala ipostila con pilastri da cui si dipartono cappelle laterali e pozzi funerari

Colossi di Memnone

Sono due enormi statue di pietra del faraone Amenhotep III.. Eretti oltre 3400 anni fa nella necropoli di Tebe, le due statue facevano parte del complesso funerario eretto da Amenhotep III. Le statue successivamente alla morte del faraone divennero già famose nell'antichità, quando, in seguito al loro progressivo degrado, da una di esse si propagarono dei rumori, che all'epoca furono interpretati come il saluto dell'omonimo eroe a sua madre.

Alfredo Luvino

Incontro prima di cena sul tema

L’antico Egitto fra realtà storica e finzione letteraria

terzo giorno

 Luxor 

Valle delle Regine

E’ il luogo dove sono state sepolte le madri, le consorti e i figli dei sovrani dalla XVIII alla XX dinastia. In passato era nota come Ta-Set-Neferu  (la sede della bellezza). Fra le altre, la tomba della regina Nefertari, consorte di Ramesse II, detta anche la Cappella Sistina dell’antichità

Tombe dei Nobili

L'area normalmente e genericamente indicata come  Tombe dei Nobili  comprende, di fatto, l'intera area tebana sulla riva occidentale del Nilo,  destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie della XVIII, XIX e XX dinastia. Le tombe censite (benché ad oggi non tutte individuabili sul terreno) sono oltre 400. Fra le altre, degne di nota, Sennefer, Ramose, Rekhmira, Memna, Nakht, quest’ultima con la famosa rappresentazione delle tre danzatrici.

Nuove tombe aperte al pubblico

Aperte recentemente al pubblico, sono stupende per le scene rappresentate sulle pareti. Fra le altre quella di Amenemonet, Amenemhab

Suq

La passeggiata lungo la strada panoramica (corniche) vi porterà da Luxor a Karnak. A nord sono attraccate le navi in partenza per la crociera sul Nilo. Ci si potrà immergere nell'atmosfera del suq di Luxor;  restaurato nel 2006, rilastricato, inanella le sue botteghe, le gioiellerie e i caffè sotto un accogliente pergolato.

quarto giorno

Luxor – Abido - Dendera

Tempio di Abido

Situato a circa 120 chilometri a nord di Luxor, il Tempio venne eretto come memoriale del re Seti I, così come per venerare gli antichi sovrani, la cui necropoli si trovava presso le sue mura. La lunga lista di re delle principali dinastie scolpita su un muro è conosciuta come Tavola di Abido ed è una delle principali fonti utilizzate per ricostruire la sequenza dei sovrani dell'antico Egitto. Il tempio comprende anche sette cappelle, caratterizzate dai soffitti a volta, destinate al culto del re e degli dei principali, tra i quali Ptah e Amon. Nella parte posteriore vi sono grandi stanze connesse con il culto di Osiride da cui, probabilmente, si accedeva all'ipogeo, eretto da Merneptah destinato alle celebrazioni di culti misterici. Il tempio, al momento della sua erezione aveva una lunghezza di 180 metri circa ma attualmente le parti più esterne sono a mala pena rintracciabili e la parte in buono stato misura circa 80 metri per una larghezza di circa 120 metri che comprende anche l'ala laterale. All’interno, una fra lke scene più belle e toccanti che ci ha rewstituito l’Antico Egitto: la dea Iside che accarezza il sovrano seduto sulle sue gambe. L'adiacente tempio di Ramesse II da lui eretto, è molto più piccolo e semplice come pianta con la differenza di possedere decorazioni, di cui ci rimangono le parti inferiori, legate a fatti storici, come il Poema di Pentaur, e, all’esterno, il tempio è decorato con scene della Battaglia di Qadesh, che vedrete nella sua completezza sulle pareti del grande tempio di Abu Simbel

Tempio di Dendera

Lungo la strada di ritorno da Abido, l'intero complesso copre un'area di circa 40.000 m² ed è interamente circondato da un muro di mattoni a secco. Il complesso ospita cappelle, santuari ed un lago sacro, oltre ad una chiesa cristiana ed a due mammisi, ovvero i luoghi della rinascita della vita.

Giorgio Favaro

Incontro prima di cena sul tema

Imhotep e la medicina egizia

quinto giorno

Luxor

Tempio di Karnak

Si trova sulla riva destra (Est) del Nilo e la sua costruzione procede di pari passo con la storia egiziana antica; esso è, infatti, un sovrapporsi di strutture successive tanto che è oggi quasi impossibile individuare il nucleo originale. Dalla XII alla XXX Dinastia, in un arco di oltre 1600 anni, ogni Re o Faraone ha lasciato la propria traccia apportando modifiche, talvolta sfruttando le preesistenti costruzioni come cave di materiale.

Tempio di Luxor

E’ un grande complesso templare sulla riva orientale del Nilo nella città di Luxor (antica Tebe). Noto come ipet resut, il tempio era dedicato ad Amon; durante il Nuovo Regno fu il centro della festa annuale Opet, nella quale una statua di Amon era trasferita lungo il Nilo dal vicino Tempio di Karnak noto anche come Ipet-sut.

Museo egizio

 Il Museo di Luxor è ospitato in un edificio a due piani e la collezione è, per numero di reperti, inferiore rispetto al Museo egizio del Cairo. Tra le opere in mostra si trovano alcuni oggetti ritrovati all'interno della tomba di Tutankhamon. Dal 2004 è esposta la mummia reale del faraone Ramesse I e della consorte.

 

Alfredo Luvino

Incontro prima di cena  sul tema

Leggere i geroglifici

 

Cena in Hotel con spettacolo di danza orientale



La ballerina Sekhmet si esibirà in uno spettacolo di danza orientale e andalusa

sesto giorno

Luxor

Mattino 

Presentazione presso l’Università di Luxor, Facoltà di italianistica El Alsun dei romanzi di Giorgio Favaro e Alfredo Luvino con intervento in inglese e traduzione in italiano di docenti e ricercatori. In collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università del Cairo.

Pomeriggio 

Der el Medina

Il villaggio di Der el Medina, il cui nome in egizio era Demi, ossia il villaggio, costituisce uno dei tre esempi noti di cosiddetto villaggio operaio, gli altri si trovano ad Amarna ed El Lahum, che ospitavano gli artigiani e, in genere, le maestranze preposte alla realizzazione e manutenzione delle tombe della Valle dei Re,della Valle delle Regine e delle tombe dei nobili. Fra le altre, stupende le tombe di Sennedjem e Inkerka.

Tempio di Medinet  Habu

Medinet Habu è il nome solitamente dato al tempio funerario di Ramesse III, lungo oltre 150 metri. Oltre alla sua importanza per le dimensioni, l'aspetto artistico e quello architetturale, il tempio è probabilmente meglio conosciuto per contenere inscrizioni raffiguranti l'arrivo e la sconfitta dei Popoli del Mare durante il regno di Ramesse III.

 

Apertivo al Winter Palace

Alla sera, prima di cena, facoltativo, un aperitivo, per salutare Luxor ma con la promessa di ritornare, sulla terrazza dello splendido hotel in stile coloniale ottocentesco, Winter Palace, dove Howard Carter e Lord Carnavon festeggiarono nel 1922 la scoperta della tomba di Tutankhamon, contemplando, al tramonto, la montagna tebana sull’altra sponda del Nilo che racchiude da millenni i segreti degli antichi egizi e le feluche che, lente e silenziose, solcano le acque del grande fiume, maestoso e imponente. 

settimo giorno

Luxor -  Assuan

El Kab

Uno fra i siti più interessanti di tutto l’Egitto. El Kab, l’antica città di  Nekheb che fu capitale del terzo nomo dell’Alto Egitto, fu anche sede del culto di Nekhbet, la dea in forma di avvoltoio simbolo dell’Egitto del Sud. Fra le altri, particolarmente interessanti le

Tomba di Paheri, all’interno della quale è raffigurato Uadjmose da bambino, seduto sulle gambe dello stesso Paheri. Si ritiene che sia premorto al padre. Uadjmose e un altro principe di nome Ramose sono menzionati nella cappella funeraria, a Tebe del sovrano Thutmosi I, dove compare anche la regina Mutnofret. Tale cappella fu probabilmente eretta nel corso del regno di Thutmose II, nei pressi del sito che fu successivamente occupato dal Tempio mortuario di Thutmosi IV e dal Ramesseo. Il nome di Uadjmose compare inscritto all'interno di cartigli,  piuttosto insolito per un principe. Paheri era il figlio di Ahmes figlio di Abana ed è stato nomarca di Nekhen sotto il regno di Thutmosi III, scriba e tutore del principe Uadjmose

Tomba di Sétau. Il proprietario di questo sepolcro è stato nomarca di El Kab e primo profeta di Nekhbet sotto il regno di Ramesse III. Nella sua tomba è rappresentato con la pelle di leopardo tipica di alcuni sacerdoti

Tomba di Ahmès, figlio di Abana. Ahmes figlio di Abana visse sotto i regni di Ahmosi I e Amenhotei I, Comandante militare, partecipò con successo alla battaglia che gli egizi tennero ad Avaris, nel Delta, per cacciare gli Hyksos

Tomba di Reneny. Reneny, gran sacerdote di Nekheb, fu anche nomarca di El Kab sotto i sovrani Amenhotep I, Thutmosi I e Thutmosi II. Nella tomba sono raffigurate scene di mummificazione e il rituale dell’apertura della bocca.

Tempio di Edfu

Risalente all'antico Regno, fu restaurato durante il nuovo Regno nella XVIII dinastia da Thutmosi III ed inglobato successivamente nella nuova ricostruzione durante il periodo tolemaico,  le cui antiche vestigia sono tuttora visibili. Nel 1860 venne liberato da Mariette dalle sabbie che lo seppellivano quasi completamente rivelando la sua ottima conservazione sia dell'edificio, naos compreso, che delle tre statue colossali di falchi in granito nero recanti la doppia corona dell’Alto e del Basso Egitto.Risulta essere l'archetipo del tempio egizio con struttura "a cannocchiale" con una teoria di sale sempre più piccole e sempre più buie fino al sacrario del naos completamente avvolto nell'oscurità. Esternamente il pilone presenta vari decori e numerosi personaggi tra cui Tolomeo XII che sacrifica dei prigionieri al dio, altri sovrani tolemaici e la triade locale composta da Hous di Behedet , Hathor ed Ihi.. 

Tempio di Kôm Ombo

E’ un luogo di culto costruito durante il periodo tolemaico e sorge sul promontorio di Kom Ombo (la collina di Ombos) che domina l'ansa del Nilo, sul sito di un precedente luogo di culto. La particolarità del tempio era costituita dalla dedicazione del culto a due diverse triadi di divinità. La prima, la più antica e primordiale della regione era costituita dal dio in forma di coccodrillo, Sobek, Il tempio fu inizialmente edificato da Tolomeo VI all'inizio del suo regno, ed ampliato in seguito dai suoi successori; particolarmente Tolomeo XIII costruì le sale ipostile esterne e interne. La struttura del tempio è costituita da due corpi di fabbrica perfettamente simmetrici l'uno con l'altro rispetto all'asse principale: vi si ergono così due ingressi rispetto al muro esterno, due passaggi rispetto ogni camera e la successiva. Il santuario di sinistra è dedicato al dio Horus, mentre quello di destra al dio Sobek. Interessanti le rappresentazioni parietali con oggetti impiegati in campo chirurgico e medico e il nuovo museo dei coccodrilli.

Assuan

A circa 200 chilometri a sud di Luxor, Assuan è una perla che si incurva al tramonto quando Ra scompare fra le fenditure dei monti che circondano Abido. Allora le feluche veleggiano pacate sulle acque del fiume ed è lieve gustarsi un the o un karkade sulle sue rive. Non a caso, qui, Winston Churchil ed Agatha Christie,

per non citare che i più famosi, venivano a trascorrere lunghe vacanze.  Con il suo suq, specializzato in spezie, i suoi siti archeologici, Assuan è uno fra i centri più affascinanti al mondo.

Ottavo giorno

Assuan

File

I Templi di File sono il complesso dei templi che sorgevano sull'omonima isola del Nilo,  poi smontati e trasferiti sulla vicina isola di Agilkia nel 1977. Il Tempio di Iside rappresentava il principale centro del culto isiaco. Nel 1979  i templi di File sono stati inseriti nell'elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. L'isola di File è citata fin dall'antichità da numerosi autori classici, fra cui Strabone, Diodoro Siculo, Seneca, Plinio il Vecchio. Poiché, secondo la tradizione, era ritenuta uno dei luoghi di sepoltura di Osiri, l'isola di File era sacra sia per gli egizi che per i nubiani. Il primo edificio sacro, di cui rimangono solo poche fondamenta, risale infatti al faraone nubiano Taharqa. Era ritenuto sacrilego avvicinarvisi per chiunque non fosse un sacerdote (per questa ragione era chiamata anche l'inavvicinabile).

Suq

Al pari di tutti i suq del Medio Oriente, anche quello di Assuan trabocca di specialità orientali quali spezie, incensi e profumi, tessuti in cotone, pelle, artigianato in metallo e in ebano, mosaici, oggetti in vimini, vetro. È anche il luogo di incontro della comunità nubiana che vi esercita tanti piccoli mestieri. A partire dalla Corniche il suq si dipana in un dedalo di viuzze irregolari, animando sia di giorno che di sera questo quartiere molto popolare.

Giorgio Favaro e Alfredo Luvino

Incontro prima di cena sul tema

La mummificazione

Nono giorno

Assuan

Tombe dei nobili

Disposte lungo la collina che si distende di fronte alla città di Assuan, dall’altra parte del Nilo, le tombe dei nomarchi sono fra le più interessanti di tutto l’antico Egitto. Fra le altre quella di Herkuf che guidò una spedizione nella terra di Punt, forse il corno d’Africa, e riporta la prima notizia di un nano danzatore, forse un pigmeo.

Giro in feluca

Al tramonto, se il vento lo consentirà, si potrà vedere il sole calante cullati dalle acque del Nilo, calmo e maestoso veleggiando verso l’hotel Cataract che ospitò Agatha Christie.

 

Alfredo Luvino

Incontro prima di cena sul tema

La religione invisibile 

decimo giorno

Assuan - Abu Simbel 

Abu Simbel

Il complesso archeologico del sito di Abu Simbel, è composto principalmente da due enormi templi in roccia, ricavati dal fianco della montagna dal faraone Ramesse II eretti per intimorire i nubiani e celebrare la Battaglia di Qadesh. Il sito nel 1979  è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Tra i molti monumenti eretti dal faraone Ramesse II il grande tempio di Abu Simbel è generalmente

considerato il più imponente e il più bello. Sulla facciata, alta 33 metri e larga 38, spiccano le quattro statue di Ramses II, ognuna delle quali alta 20 metri, in ognuna il faraone indossa lo pschent ovvero le corone dell’Alto e Basso Egitto, il copricapo chiamato "nemes" che gli scende sulle spalle e ha il cobra, l’ureo, sulla fronte. Ai lati delle statue colossali ve ne sono altre più piccole, la madre Tuia e la consorte Nefertari mentre tra le gambe ci sono le statue di alcuni dei suoi figli, riconoscibili dalla treccia infantile al lato del capo quali Amonherkhepshef. Sopra le statue, sul frontone del tempio ci sono 14 statue di babbuini che, guardando verso est, aspettano ogni giorno la nascita del sole per adorarlo. In origine c'erano 22 statue di babbuini, tante quante le province dell'Alto Egitto, anche se secondo un'altra ipotesi le statue erano 24, una per ogni ora del giorno.  Accanto, Ramesse II fece intagliare nella montagna un tempio dedicato alla consorte reale Nefertari.

undicesimo giorno

Assuan – Isola di Sohel

Isola di Sohel

E’ un'isola ed un sito archeologico egiziano, a 4 km a sud di Assuan. L'isola, luogo di culto principalmente di Anuqet, figlia del dio Khnum, è dominata da due colline rocciose, coperte da oltre duecento iscrizioni e stele risalenti in parte all'antico Regno,dedicate agli dei, soprattutto da parte delle spedizioni che salivano o scendevano la Prima Cateratta del Nilo, per ringraziarli del buon esito del viaggio. La più celebre stele, posta sulla parte alta della collina orientale, è la cosiddetta Stele della Carestia, inizialmente attribuito al faraone Zoser, III dinastia, antico Regno, per i sette anni di carestia del suo regno dovuti all'abbassamento delle acque del Nilo. In realtà studi recenti hanno provato che la stele è stata realizzata dai sacerdoti del dio Khnum di Elefantina nel periodo tolemaico per rivendicare le terre a loro concesse a suo tempo dal faraone Zoser. Oggi l'isola è abitata da nubiani raggruppati in un caratteristico villaggio

…un thè al Cataract vale una vita…

L’ultima sera, in chiusura del viaggio, prenderemo un aperitivo sulla terrazza dell’hotel Cataract, il più affascinante di tutto l’Egitto, immortalato nel film Assassinio sul Nilo, tratto dal romanzo di Agatha Christie. L’hotel ha tre famose suites, la Agatha Christie, la Nefertari e la Churchill e, non a caso, lo statista inglese era solito dire che …un thè al Cataract vale una vita…

Cena d’arrivederci all’Egitto 

sulla terrazza dell’hotel Pyramisa

con spettacolo di danza orientale

‘assalamu’aleikum

dodicesimo giorno

Assuan - Milano (Roma)


Bibliografia essenziale

G.Favaro, Rigenesi, Torino 2018

G.Favaro, Custodi di pietra, Torino 2011

A.Luvino, Nilo segreto, Torino 2018

A.Luvino, La religione invisibile., Torino 2017

I.Montiglio, Iside. La dea e il suo culto, Torino 2018

B.Pugno, I geroglifici. La scrittura della Casa della vita, Torino 2019

E.Rotunno, Dizionario dell’Antico Egitto, Torino 2018

 

Per eventuali approfondimenti su qualche tema legato all’antico Egitto, verrà fornita una bibliografia più dettagliata

                                                                         Luxor – Hotel Sheherazade

(3 stelle)

 

                                  

Assuan – Hotel Pyramisa Isis Island

(5 stelle)